Il comparto auto è in sofferenza e questo anche a causa dell’assenza di politiche green sulla mobilità.
Le immatricolazioni, all’apertura dell’anno, crollano del 19,7%
- Gennaio 2022, crollano gli acquisti dei privati
- Le alimentazioni: bene le GPL, tracollo delle benzina e diesel
- Segmenti, carrozzerie e usato
Che la situazione fosse grave, si sapeva. Il trend degli ultimi mesi del 2021 era già chiaro e così la curva discendente delle immatricolazioni ha continuato a manifestare i suoi torbidi effetti anche all’apertura del 2022.
A Gennaio 2022, il mercato dell’auto in Italia ha chiuso con 107.814 unità, che tradotti in numeri significano un calo del 19,7% della quota e 26.000 veicoli mancanti all’appello rispetto a Gennaio 2021 (che aveva un giorno in meno e beneficiava degli incentivi dello Stato).
Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE dichiara:
“Ci auguriamo che adesso, finalmente, il Governo riprenda in mano i dossier, come quello dell’automotive, che negli ultimi mesi sono stati completamente trascurati”.
L’elenco delle misure auspicate dall’UNRAE parte dalla necessità di “dare rapida attuazione ai piani previsti dal PNRR per le reti di infrastrutture dei veicoli elettrici, con un cronoprogramma puntuale su come investire le risorse stanziate”.
“E’ urgente, inoltre – aggiunge Crisci – portare avanti i progetti del Ministero dello sviluppo economico a sostegno dell’acquisto di veicoli a basse emissioni, per non bloccare il processo di elettrificazione nel nostro Paese. E, infine, allineare la fiscalità italiana dei veicoli aziendali a quella dei principali major market europei per rendere competitive le imprese italiane”.
“Si tratta – sottolinea Crisci – di misure imprescindibili per supportare la transizione ecologica a vantaggio di aziende, lavoratori, consumatori e dell’intera collettività”.
“Senza interventi, la transizione ecologica verrà fortemente rallentata se non interrotta e l’Italia rischierà di rimanere fanalino di coda nelle politiche green rispetto a Germania, Francia, Spagna e Regno Unito, condannando all’arretratezza lo sviluppo del mercato degli ECV nel nostro Paese. Già il mese di gennaio ne è una conferma con una quota di BEV e PHEV che crolla all’8,4%, perdendo quasi 5 punti rispetto a dicembre scorso”.
Gennaio 2022, crollano gli acquisti dei privati
La contrazione degli acquisti ha interessato soprattutto gli utilizzatori privati, non più rinfrancati dagli incentivi governativi presenti a Gennaio 2021. Il calo è stato vertiginoso, la quota è scesa di 1,2 punti, mentre la perdita è stata di oltre il 20%.
Complessivamente le immatricolazioni subiscono una perdita del 27% rispetto ai volumi complessivi, con una quota di mercato che non va oltre la soglia del 10,5%. Sensibile il crollo anche nel settore del noleggio a lungo termine (- 16,7%), che riesce tuttavia a recuperare mezzo punto di quota, chiudendo il periodo con 17.000 unità e una quota di mercato pari al 15,6% del totale.
Le alimentazioni: bene le GPL, tracollo delle benzina e diesel
Sempre secondo le stime UNRAE, le alimentazioni benzina e diesel sono state quelle cha hanno risentito maggiormente della contrazione, archiviando il mese di Gennaio 2022 con una riduzione, rispettivamente, dell’8,7% e dell’8%, con quote di mercato che si assestano al 27,2% e 19%.
Bene le ibride che confermano la loro posizione di leader del mercato con il 34,9% delle preferenze. Mentre le full Hybrid e Mild Hybrid si accaparrano una quota di mercato del 10% e 24,9%.
Segmenti, carrozzerie e usato
L’alto di gamma, come soventemente accade, regge il passo della crisi, e nel primo mese dell’anno chiude in equilibrio, seguito anche dai segmenti D ed E. Alla contrazione delle piccole (A) e delle medie (C), corrisponde una crescita di quota per le utilitarie.
Sul fronte carrozzerie, a Gennaio 2022, sono i fuoristrada e crossover a detenere la maggiore quota di mercato, con il 52%, con le berline e station in contrazione, che si assestano rispettivamente al 42,4% e 2,6%.
Mentre sul fronte dell’usato, con 348.137 passaggi di proprietà il mercato fa registrare, a Gennaio 2022, un +34,3% rispetto al primo mese del 2021.