Nel 2021 le vendite di Phev sono cresciute del 70%, ma l’Esecutivo UE sta valutando nuove norme per la misurazione delle emissioni inquinanti
La quantità di emissioni di CO2 dichiarata nel corso dei test WLTP (Worldwide Harmonized Light Vehicles Test Procedure), sistema di misurazione che dal 2017 ha progressivamente sostituito il Nedc (New European Driving Cycle), non sarebbe coincidente con valori reali, arrivando a produrre risultati anche di quattro volte inferiori.
L’argomento è finito sul tavolo della UE che avrebbe in programma una rivisitazione del sistema di misurazione delle emissioni inquinanti delle Phev, i cui volumi, nel 2021 in Europa, sono cresciuti di oltre 70%.
Auto ibride plug-in: le emissioni sotto i riflettori
Sotto i riflettori sono finiti i valori di emissione reali delle auto ibride plug-in, quelle cioè dotate di batteria elettrica ricaricabile da una comune presa di corrente. L’analisi trae spunto dall’effettivo utilizzo del motore elettrico, rispetto al motore endotermico, nella guida di tutti i giorni.
La notizia, rivelata di recente da Reuters, ha creato scompiglio tra i Costruttori, che saranno obbligati, nel breve, a cambiare rotta, e a promuovere la vendita di auto full electric. Questo, per evitare di incappare nelle multe applicate dall’Unione Europea, in relazione ai limiti prefissati per la gamma, pari a 95g/km di CO2, nel 2021.
Auto ibride plug-in: il consumo di carburante sarà l’indicatore
Lo standard di valutazione, come anticipato, cambierà, e la futura misurazione delle emissioni di CO2 si baserà anche sui valori di consumo del carburante, attraverso dei contatori del consumo. Visibili, già a partire dal 2021, sui display delle nuove auto.
Questo perché, nella realtà, come già detto, l’effettivo utilizzo (e consumo) del motore a combustione prevale, e di gran lunga, su quello elettrico, falsando evidentemente le emissioni reali di anidride carbonica.
“Stiamo iniziando a raccogliere i dati dai veicoli… è un processo in corso“, ha confermato alla Reuters Petr Dolejsi, direttore trasporti sostenibili dell’Associazione europea produttori di auto (ACEA).
La Commissione Europea si è già attivata e ha allo studio un nuovo emendamento con cui delineare l’evoluzione dei nuovi parametri di valutazione delle emissioni inquinanti, che sarà discusso dagli operatori di settore interessati (Governo, Industria e Associazioni di categoria), prima di essere approvati.
L’approvazione del nuovo standard, da parte dei componenti del tavolo di lavoro, potrebbe delineare una nuova disciplina degli incentivi statali concessi a favore delle auto a basse emissioni.