L’evoluzione della guida autonoma proietta l’automobile verso confini immaginabili solo nei film. Ma la strada è ancora lunga
L’idea di un’auto che guidi da sola, in grado di integrarsi perfettamente nel tessuto urbano e sfrecciare in autostrada in totale autonomia, è ancora da realizzare. Benché negli ultimi anni ci sia stato molto interesse per la guida autonoma da parte dei Costruttori, con l’escalation della crisi finanziaria generata dalla pandemia di Covid-19, molte Case hanno deciso di mettere in cantiere i propri progetti, in attesa di tempi migliori.
SAE International: l’Ente normatore
Al di là della progettualità delle Case, che nel corso degli ultimi anni hanno concentrato gli sforzi sui sistemi ADAS di assistenza alla guida, è utile sapere quali sono e come sono classificati i livelli di guida autonoma, ma soprattutto qual è l’Ente che ne ha definito gli standard. SAE International (originariamente conosciuta come Society of Automotive Engineers), è l’Ente di normazione a cui si fa riferimento quanto si parla di questa tecnologia.
E’ un organismo con sede a Troy, nello stato del Michigan (USA), attivo nel campo dell’industria automobilistica, aerospaziale, veicolistica e navale e ad esso è attribuibile la classificazione, secondo lo standard SAE J3016, della guida automatizzata.
I livelli di automazione: quanti sono e quali sono le differenze
Nello standard SAE J3016, SAE International classifica 6 livelli di guida autonoma, da 0 a 5, con i livelli 1 e 2 che integrano solo alcuni sistemi di assistenza alla guida. Gli stessi che ormai troviamo a bordo di molte auto moderne e che supportano l’automobilista, aiutandolo a prevenire situazioni di pericolo. Ma vediamoli in dettaglio.
Livello 0: nessuna automazione
E’ l’entry level dello standard e prevede la presenza solo di alcuni sistemi di sicurezza parzialmente automatizzati, come il controllo elettronico della velocità, il controllo elettronico della stabilità e la frenata automatica di emergenza (obbligatoria dal 2022) che ravvisa la presenza di ostacoli e pedoni. Include anche alcuni sistemi di avviso, come il superamento della linea di demarcazione della corsia, l’angolo cieco e la collisione anteriore.
Livello 1: funzioni di assistenza alla guida
In questo primo livello il sistema interviene nella gestione della funzionalità di sterzo e velocità. Un esempio fra tutti l’Adaptive Cruise Control (ACC), sistema di controllo adattivo della velocità di crociera, in grado di adeguarne il valore in funzione della distanza dal veicolo che ci precede. La tecnologia utilizza un sensore radar (o laser) per monitorare i due valori.
Livello 2: automazione parziale
E’ il livello in cui rientrano le auto moderne, nelle quali alcuni sistemi di assistenza dialogano tra loro, come nel caso dell’ACC e del mantenimento della corsia, generando così un’automazione parziale. Il conducente è sempre tenuto a monitorare la strada, con prudenza e attenzione, a tenere le mani sul volante, pronto ad intervenire con rapidità. Questo livello di automazione lo ritroviamo oggi su molte vetture di classe media, oltre che sulle Premium.
Livello 3: automazione condizionata
Con il livello 3 la guida autonoma comincia ad avere contorni molto più netti e precisi. Tale livello dà vita a un sistema in grado di far balzare in avanti il concetto di automazione, in quanto alcuni comandi del veicolo (acceleratore, sterzo e freni) sono in grado di dialogare tra loro, interagendo in autonomia, senza l’intervento del conducente.
La guida autonoma di livello 3 è una realtà in Germania. Nel Paese, l’autorità federale per i trasporti (KBA) ha approvato, per la prima volta al mondo, il Drive Pilot, un sofisticato sistema introdotto da Mercedes-Benz (al momento riservato alle ammiraglie della Casa), in grado di soddisfare i requisiti legali dettati dalla norma UN-R157. Anche in questo caso, il conducente dovrà tenere alto il livello di vigilanza ed intervenire in situazioni potenzialmente pericolose e improvvise.
Livello 4: automazione evoluta
Siamo nell’alta automazione e il sistema controlla praticamente tutti gli aspetti dinamici del veicolo, permettendo al guidatore di disinteressarsi di ciò che fa l’auto. Ne mantiene sempre il pieno controllo anche se il conducente non interviene, anche quando richiesto.
Un veicolo dotato di questo livello di assistenza può fare a meno dei pedali e del volante e nel contempo liberare il guidatore dall’impegno di prestare attenzione alla strada. Ad oggi nessuna vettura di serie in commercio dispone di sistemi di guida automatizzata di livello 4.
Livello 5: automazione completa
Siamo giunti all’ultimo livello della classificazione stilata da SAE. In questo caso dobbiamo immaginare un veicolo privo di guidatore, con un sistema in grado di prendere decisioni e controllare aspetti in precedenza gestiti dall’uomo. Con il livello 5 il sistema si sostituisce al guidatore.